Parliamo nuovamente di sedere.
Il sedere è uno degli affilati strumenti di seduzione e provocazione “in mano” alla donna (ma anche all’uomo).
Esiste un motivo atavico, psicologico e soprattutto antropologico che giustifica l’enorme interesse che il maschio manifesta nei confronti del “posteriore” della donna.
Il sedere è uno degli affilati strumenti di seduzione e provocazione “in mano” alla donna (ma anche all’uomo).
Esiste un motivo atavico, psicologico e soprattutto antropologico che giustifica l’enorme interesse che il maschio manifesta nei confronti del “posteriore” della donna.
In natura, nel mondo animale specialmente mammifero, il maschio cerca la femmina, la corteggia, la conquista e la “prende” (possiede) da dietro, quindi la prima cosa che vede è proprio il sedere.
Naturalmente noi non ci muoviamo più a 4 zampe e la prima cosa che vediamo negli altri si presume sia il viso (utopica speranza forse…), ma l’istinto atavico ovviamente rimane.
La spiegazione invece più psicologica è la seguente:
il maschio guarda e viene attirato dal sedere perché la rotondità delle
natiche ricorderebbe il seno (materno).
Inutile poi parlare dell’immagine del “cuore”, il classico disegnino rosso che ormai tutti identifichiamo con l’amore: ebbene il romantico e dolce cuoricino non è niente altro che un rotondo sedere rovesciato.
Questi sono solo alcuni esempi… ma già da questo capiamo che non deve sorprendere quindi che il sedere sia oggetto di forti attenzioni e studi.
Secondo anche recenti studi scientifici universitari
c’è chi sostiene che il gluteo sia determinante nella scelta del partner (che
inconsciamente riteniamo essere più adatto alla procreazione), e ciò significa
(per la proprietà transitiva) che il “regale didietro” sarebbe addirittura
fondamentale nella conservazione della specie.
Da questo assunto si è passati direttamente alla realizzazione di una “formula matematica”.
Da questo assunto si è passati direttamente alla realizzazione di una “formula matematica”.
Ebbene sì: “la formula del sedere perfetto”.
Con queste “operazioni matematiche” si troverebbe il fattore (la somma delle caratteristiche estetiche dei glutei) che ci dice quanto il nostro sedere sia “in salute” e quindi attraente e potenziale “conservatore della specie”.
Ecco di seguito i fattori e le caratteristiche estetiche e morfologiche per giudicare i nostri glutei.
- Forma generale: quale forma
descrive meglio il tuo sedere?
(per esempio: come una ciambella schiacciata e piatta;
bello rotondo; perfetto come una pesca; ecc…)
(per esempio: come una ciambella schiacciata e piatta;
bello rotondo; perfetto come una pesca; ecc…)
- Rotondità delle natiche: come le definiresti?
(per esempio: “rotonde” come un uovo; a forma di pera; a forma di mela; come due pompelmi rosa perfetti; ecc…)
- Fattore di Rimbalzo: quanto è elastico il tuo sedere?
(per esempio: come una gelatina; balla a lungo dopo un pizzicotto; quando cammini i glutei non s’incontrano; rimbalza solo mentre corri; non si muove nemmeno durante una seduta di aerobica; ecc…)
(per esempio: come una gelatina; balla a lungo dopo un pizzicotto; quando cammini i glutei non s’incontrano; rimbalza solo mentre corri; non si muove nemmeno durante una seduta di aerobica; ecc…)
- Compattezza: come descriveresti la consistenza del tuo sedere?
(per esempio: ci si può perdere una mano; se schiacciato si crea una fossetta; non si riesce ad andare più a fondo di 2 o 3 centimetri massimo; sembra una pallina da tennis per compattezza; ecc…)
(per esempio: ci si può perdere una mano; se schiacciato si crea una fossetta; non si riesce ad andare più a fondo di 2 o 3 centimetri massimo; sembra una pallina da tennis per compattezza; ecc…)
- Struttura della pelle: come
descriveresti la lo stato della pelle del tuo sedere?
(per esempio: piena di brufoli, cellulite e a buccia d’arancia; bucherellata nella parte inferiore; non omogenea, ma senza cellulite; vellutata come quella di un bambino; ecc…).
(per esempio: piena di brufoli, cellulite e a buccia d’arancia; bucherellata nella parte inferiore; non omogenea, ma senza cellulite; vellutata come quella di un bambino; ecc…).
- Proporzione verticale: come si
presenta?
(per esempio: a cono rovesciato molto più grande nella parte superiore; leggermente più largo nella parte inferiore; quasi simmetrico; perfettamente simmetrico; ecc…).
(per esempio: a cono rovesciato molto più grande nella parte superiore; leggermente più largo nella parte inferiore; quasi simmetrico; perfettamente simmetrico; ecc…).
- Proporzione con le gambe: il
tuo sedere è proporzionato con le cosce e le gambe?
(un sedere piccolo sta bene su gambe chilometriche; uno più formoso sta
meglio su gambe più robuste).
Sicuramente non si può tutto risolvere con una
“formula matematica”, ma certamente questi fattori e queste caratteristiche dei
glutei appena elencate possono fornire oggettivamente dei parametri per
esprimere una valutazione estetica del sedere (con i canoni estetici attuali)!
Poi esiste sempre il “de gustibus” soggettivo naturalmente…
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